Salvini: ''Se uno vuole pagare due euro il caffè con la carta di credito è solo un rompipalle. Io pago in contanti perché mi piace andare al Bancomat''
Il ministro giustifica con queste parole il provvedimento che riporterà indietro il Paese di almeno 10 anni da questo punto di vista: di fatto si potrà non accettare la carta per acquisti sotto i 60 euro il che costringerà i cittadini a girare con portafogli carichi di contanti e monetine. Con la carta tutto era tracciato, così si rischia di tornare all'epoca del ''dammi 10 euro e ciao''
CATANIA. A processo per la causa Open Arms, Matteo Salvini è intervenuto con i giornalisti sulle polemiche legate al tetto dei 60 euro fissato per il pagamento con carte elettroniche. Un provvedimento che mostra quanto questa Italia fatichi a svilupparsi e a stare al passo con il resto del mondo per colpa di una classe politica ancorata a vecchi modelli e vecchi sistemi.
Per qualche mese si è vissuti in un Paese moderno, da questo punto di vista, grazie all'obbligo inserito dal Governo Draghi di accettare qualsiasi pagamento con carta elettronica. Ovviamente poi l'utente poteva scegliere come pagare e se usare la carta e semplificare la vita a sé stesso e al commerciante o se fare ''alla vecchia'' tra resto, incasso, fondo cassa, contabilizzazione. Per Salvini però il messaggio è chiaro: ''Io sono un liberale, ognuno deve essere libero di pagare come vuole. Se uno vuole pagare due euro il caffè con la carta di credito è solo un rompipalle. Io cerco di pagare in contanti, perché a me piace andare a prelevare al bancomat'', ha detto il ministro delle Infrastrutture.
Una visione da spavento che, però, è quella che sta passando a livello governativo e quindi dal 2023 tutti i cittadini italiani dovranno tornarsi a riempire di monetine e contanti perché addirittura sotto un acquisto da 60 euro il commerciante potrà chiedere il pagamento in contante. Paradossalmente anche a fare 50 euro di benzina il benzinaio potrebbe rifiutarsi di accettare il pagamento con la carta. Di fatto per tutti i piccoli acquisti della vita quotidiana, dal negozio al ristorante per passare al bar, bisognerà tornare a girare con portafogli pieni di contante esponendosi, tra l'altro, anche al rischio di furti.
''Questa è una buona manovra - spiega Salvini - fatta in tempi difficili che aiuterà tanta gente, soprattutto quelli che hanno bisogno, gli stipendi sotto i 20 mila euro annui e le pensioni minime guadagneranno più di altri''. Contenti anche gli evasori, quelli che lo scontrino non lo fanno, quelli che ''dammi 10 euro e ciao''. Con la carta tutto era tracciato. Ora si torna al nero facile. Qui l'imbarazzo di Altroconsumo per questo provvedimento definito un grave passo indietro.